Samanà

Arrivati al porto siamo pronti per iniziare l’avventura in catamarano, dico così, perchè non è una barca a motore, ma si muove solo se c’è vento, insomma, partiamo alla ricerca delle balene.

Dopo circa un’ora di traversata, arriviamo nel punto dove c’è il passaggio delle balene, rimaniamo un pò fermi a vedere se ne scorgiamo qualcuna, ma purtroppo non siamo stati fortunati, quindi si riparte per sbarcare nell’isoletta di Cayo Levantado. Finalmente si arriva con lo stomaco che già si ribella (sono quasi le due del pomeriggio) e per prima cosa si va immediatamente al ristorante per placare il nostro appetito, rigorosamente “comida Dominicana” pesce e pollo fritto, riso con fagioli, insalatona, pane, frutta, dolce, caffè e birra.

Dopo aver finito il pranzo, rigoroso giretto dell’isola e poi tutti nelle sdraio a prendere un pò di sole e fare un sonnellino (io francamente odio dormire sotto il sole e quindi sono andato diretto al bar della spiaggia a farmi un bel cuba libre). Dopo un poco, bagno refrigeratore nel mare cristallino dell’isola e al bar per festeggiare tutti insieme con un pò di alcool (a dire il vero pochissimo alcool).

Erano oramai le 5 del pomeriggio e si era fatto tempo di fare ritorno a Samanà, quindi, tutti a bordo si parte, ma come accennato all’inizio il catamarano senza vento non cammina, ed è successo proprio questo, all’improvviso in mezzo al mare va via il vento e le vele si afflosciano.Rimaniamo circa 30 minuti in balia del mare (qualcuno approfitta per farsi un tuffo in acqua), per fortuna all’improvviso ritorna a soffiare un vento moderato che ci da l’opportunità di ritornare al porto.

Arrivati a Samanà, siamo andati in un bar a rifocillarsi e poi siamo andati al casino per passare un’ora di svago, con l’illusione di poter vincere qualcosa, risultato ci siamo divertiti parecchio pur perdendo circa 10 euro a persona.